Sudorno, affascinante via panoramica che da Città Alta sale la collina fra giardini ed eleganti dimore, ci conduce a uno dei luoghi più ameni del Parco dei Colli: Villa S. Agnese.
Qui la frase di Ovidio, incisa sull’arco in pietra dell’ingresso, “qui bene latet bene vivit” – vive bene colui che vive ritirato – riassume in una sintesi perfetta i privilegi della dimora: tranquillità, fascino, riservata bellezza.

Pochi angoli di mondo conservano intatta una magia paesaggistica così ricca e composita: la vista della Città Alta da un’angolazione inconsueta, l’infinita pianura che si estende fino a rivelare nelle giornate più terse le Alpi e il monte Rosa e le dolci colline del Parco dei Colli con la loro vegetazione rigogliosa.

Fino al 1965 dimora del Cardinale Gustavo Testa, il prelato che qui si ritirò dopo decenni di opera di evangelizzazione in tutto il mondo, e dal 1971 abitazione e fulcro dell’appassionata attività culturale dello scrittore ed enologo Luigi Veronelli, Villa S. Agnese evoca con i suoi spazi affacciati su un panorama di rara armonia, una dimensione di riflessività, ampio respiro e profondo benessere.
Un distillato di pace che l’opera di riqualificazione ha esaltato nel pieno rispetto della storia, dando vita ad abitazioni in cui eleganza, privacy, comfort e soluzioni tecnologiche fanno da quinta a un’esperienza dell’abitare unica, come sospesa nello spazio e nel tempo.

A Villa S. Agnese è possibile trovare qualcosa in più di una dimora elegante, funzionale e all’avanguardia. A Villa S. Agnese ritroviamo noi stessi. Ci ritroviamo quando ammiriamo Città Alta da un’angolatura che pochi conoscono, quando ci immergiamo nella rivitalizzante bellezza del parco privato e, infine, quando viviamo i raffinati spazi della Villa, pronta ad accogliere le nostre emozioni.
E scoprire così, come diceva Pavese nel suo racconto “La casa in collina”, un nuovo aspetto delle cose, un nuovo modo di vivere.